Il rendimento nelle diverse attivita'
fisiche, puo' essere condizionato dall'ora in cui le si pratica. Il motivo
e' che anche lo sport risente dell'andamento ciclico nell'arco della
giornata (ritmi cicadiani, dal latino circa diem, nell'arco di un
giorno) di diverse capacita' dell'organismo, come attenzione,
concentrazione, efficienza muscolare eccetera, che, a loro volta, sono
condizionate dai ritmi di funzioni biologiche com, per esempio, il metabolismo di certi ormoni.
Vediamo come cambiano, nell'arco della giornata alcune variabili che influenzano la prestazione
sportiva:
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Forma,benessere e
motivazione.
Aumentano al mattino, diminuiscono nel primo pomeriggio
e raggiungono il massimo nel tardo pomeriggio. E' lo stesso andamento della
"vigilanza".
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Percezione
della fatica,irritazione,reazione allo stress. Massime di notte, con una punta nel primo
pomeriggio.
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Efficacia
muscolare.
Minima alle 4, massima alle 16, come la temperatura
corporea.
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"Fiato". E' massimo in
tarda mattinata e nel pomeriggio, secondo il ritmo delle capacita' cardiovascolari e
ventilatorie.
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Capacita' di
recupero. E' minore se losforzo e' eseguito di notte. Per un
buon recupero e' importante coricarsi presto: l'ormone della crescita
(GH, addetto acneh alla ricostruzione dei tessuti), e' secreto solo
la notte, durante il
sonno.
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Flessibilita' articolare. Sembra che sia massima tra
le 16 e le 22.
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Capacita' di intraprendere uno sforzo
prolungato. E' probabile che sia maggiore al mattino, secondo
il ritmo di alcuni ormoni (catecolamine e cortisolo), importanti nel
metabolismo dei lipidi. Se uno sforzo e' prolungato per oltre mezzora,
infatti, l'organizmo comincia a bruciare i grassi, che sono ad alto
potenziale energetico.
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Riflessi, destrezza e coordinazione.
Sono al massimo nel pomeriggio e a inizio serata, secondo il ritmo delle
capacita' senso-motorie.
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Memoria a breve termine, presa di decisione,
calcolo mentale, ragionamento logico. Al massimo in tarda
mattinata, secondo il ritmo delle capacita' cognitive. Quanto piu' i
compiti sono complessi, tanto maggiore e' la differenza tra efficacia
minima e massima.
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Memoria a lungo termine. E' al
amssimo nel tardo pomeriggio.
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Percezione del dolore. E' minima al
mattino. Il ritmo sembra legato a quello delle endorfine, sostanze
secrete (soprattutto al mattino) dalle ghiandole surrenali, che
attutiscono la percezione del dolore. Il mattino, quindi, e' il momento
in cui, forse, puo' essere utie esercitarsi in presenza di dolori
muscolari dovuti a sforzi
precedenti.
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